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Care Suore,

Presto con tutta la Chiesa cominceremo il cammino quaresimale del 2021, che è tutto speciale perché siamo in un momento difficile segnato dalla crisi sanitaria del Covid 19 che ha sconvolto il mondo intero.

Questo flagello della pandemia, ci ricorda il nostro Papa Francesco, è una prova e nello stesso tempo una grande occasione di conversione e di ritrovamento dell’autenticità perché « il fatto di essere fratelli, ci chiama alla fraternità, all’amicizia sociale ».  La pandemia del Covid-19 ha effettivamente suscitato per un certo tempo la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti.

Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme

Questo momento favorevole, che è la Quaresima, ci viene offerto ogni anno per metterci davanti al Signore e lasciarci guardare da lui, così da poter amare veramente i nostri fratelli e la nostre sorelle alla maniera di Cristo, senza ritorno, come Lui ci ha amato e dato la vita per noi, fino alla morte di croce.

Io vi invito, in questo tempo di quaresima, a prendere in mano l’Enciclica di Papa Francesco « FRATELLI TUTTI » affinché possiamo avere uno sguardo purificato sulle nostre sorelle in comunità e come aiuto vi invio qualche riflessione presa qua e là :

“Tutti fratelli”: di che cosa parla l’enciclica di Papa Francesco ?

Papa Francesco “pone uno sguardo su questa umanità” e ne trae una convinzione molto forte : « noi siamo tutti uguali, siamo tutti fratelli, figli di Dio e, dunque, siamo tutti fondamentalmente, radicalmente, chiamati a vivere insieme e ad amarci senza riserve ».

In effetti  noi siamo tutti fratelli e sorelle perché non abbiamo che un solo Padre, che è nei cieli. È lui che ci ama e ci sceglie per far parte del suo popolo : un popolo di adoratori.

Alla luce della Scrittura, sappiamo che siamo tutti fratelli e sorelle perché : Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio per riscattare l’umanità.

La Bibbia ci rivela che è Dio che ci ha scelti a far parte del suo popolo. Noi siamo i suoi figli e le sue figlie d’adozione in Cristo.

Dio somiglia a quel giardiniere che pensando di avere un bel giardino vi pianta dei fiori di tutti i colori, provenienti dai quattro angoli del mondo, al fine di mostrare tutta la bellezza della sua creazione.

Sia che siamo bianchi o neri, gialli o rossi, noi siamo tutti fratelli e sorelle perché abbiamo un solo ed unico Padre. Egli guarda i nostri cuori e non le nostre apparenze perché « vuole dei cuori puri per amare come Egli ci ama ». In Gv 15-12 Gesù ci dice : « Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi » e in Gv 15-17 replica : « Questo vi comando : amatevi gli uni gli altri ! »

Infatti, se noi guardiamo gli altri cercando di vedere in essi Gesù, allora possiamo amarli con lo stesso amore di Cristo

Salmo 133,1 : Oh! Com’è bello, com’è dolce che i fratelli stiano insieme !

Malachia 2,10 : Non abbiamo noi un solo Padre ? Non è un solo Dio che ci ha creati ? Perché dunque siamo infedeli gli uni verso gli altri, profanando l’alleanza dei nostri padri ?

Matteo 25,40 : E il re risponderà : in verità io vi dico, tutte le volte che avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me

Madre M. Agostina, nostra Fondatrice :“I rapporti delle Suore tra di loro saranno come quelli dei figli di una stessa famiglia…. Tra di loro si chiameranno suore e si considereranno come delle vere sorelle, animate dallo stesso spirito di Dio e dallo stesso sentimento che è quello della divina carità. Considereranno come fatto a Gesù Cristo e a Maria tutto quello che faranno alle loro consorelle, parleranno e agiranno con esse come se parlassero e agissero con nostro Signore e con la sua SS. Madre” (Cost. 1854, 2° parte, Cap.7 n. 1)

Noi accoglieremo con fede  le Suore che Dio ci dona, ci accetteremo diverse, tenendo conto delle nostre ricchezze e dei nostri limiti …  Cost Art. 42

Le nostre Comunità si costruiscono sull’esempio della Santa Famiglia e della Prima Comunità cristiana. Cost. Art. 40

Dunque, in Dio Padre, noi siamo tutti fratelli e sorelle.

Avendo Madre M. Agostina come madre, noi siamo tutte sorelle e doppiamente suore.

Questa duplice appartenenza deve rinforzare tra di noi i legami d’amore, di tenerezza,

di comprensione, di rispetto, d’unione, di perdono… in maniera forte e duratura.

Dopo aver letto il testo, s’impone una prima riflessione : che cosa, io e la mia comunità nella quale vivo, abbiamo a che fare concretamente con tutto questo ? Il pericolo potrebbe essere di nascondersi dietro la scusa di non essere dei politici o dei grandi industriali che possono stabilire una tendenza a causa del potere o dei soldi che si possiedono. «Cambiate il mondo cominciando da voi stessi! » è lo slogan che si può applicare anche qui.

Cerchiamo di essere sufficientemente autocritici e interroghiamoci sulla nostra fraternità sociale e sul  nostro amore in comunità !!!

Che questa Quaresima sia per ciascuna di noi l’occasione di riscoprire la nostra famiglia religiosa come un vero luogo di « solidarietà fraterna e di gioia condivisa » ( Fratelli tutti).

Signore, donami i tuoi occhi per vederti nei miei fratelli e nelle mie sorelle e il tuo cuore per poterli amare !

Preghiamo gli uni per gli altri, per tutti coloro con cui condividiamo questa casa comune.

Le Suore del Consiglio si uniscono a me nell’augurarvi un tempo molto santo di Quaresima e un buon cammino con Gesù verso la Pasqua!

Sr. Danielle Choo Box Sang

Superiora Generale

Roma, 17.02.2021

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